10 novembre 2017

BilBOlbul Room 2016

BBB Room: le stanze del Cappello Rosso
L’albergo Al Cappello Rosso è diventato nel tempo una sorta di “carnet degli ospiti” di BilBOlbul. Sin dalle prime edizioni del festival, l’hotel ha accolto gli artisti invitati, chiedendo loro di lasciare un segno “fisico”della loro presenza a Bologna. Sono così nate le camere a tema, stanze che ogni anno un artista è invitato a trasformare, ridisegnare, riallestire. Negli anni si sono succeduti: Blexbolex, Liniers, Ruppert & Mulot, Alessandro Baronciani, Anna Deflorian, Alice Socal, Laurent Moreau.

Flora intrusa
Per l’edizione 2017 a personalizzare la stanza dell’albergo è stato chiamato Bastien Contraire, illustratore francese protagonista anche del progetto "Tante intruse e tanti intrusi". Colori a tinta piatta e spesso acidi disegnano oggetti e protagonisti della vita quotidiana, ma associati in maniera straniante e spesso rivelatoria, per far perdere lo sguardo di chi dormirà nella stanza tra numerosi dettagli, per poi ricostruire un proprio percorso visivo personale.

Una passeggiata in giardino
Accanto alla stanza di Bastien Contraire, una seconda camera raccoglie le illustrazioni dedicate all’hotel dagli ospiti dello scorso anno in un set creato ad hoc da Irene Penazzi.

Una passeggiata all’interno di una stanza che è un giardino e allo stesso tempo serra tropicale, giungla, giardino officinale e casa sull’albero, animato da un insolito giardiniere che dimentica le sue cose qua e là, fino a perdersi come tra gli spazi della fantasia.

Ecco qualche foto della stanza allestita da me con le dediche donate dagli artisti della scorsa edizione di Bilbolbul. La "BilBOlbul Room 2016 - Una passeggiata in giardino" sarà visitabile anche quest'anno a conclusione del festival Bilbolbul, domenica 26 novembre, insieme alla stanza d'artista affidata all'illustratore francese Bastien Contraire.


Vi aspetto per una sbirciatina!















11 ottobre 2017

Autunno in giardino

E' l’autunno il mese che preferisco. C’è qualcosa che mi attira quasi più dell’estate. L’estate m’istupidisce un po’, con la sua luce, la sua ferma calura e la sua penosa quiete. È come un fermo immagine dove tutto resta immobile sotto al sole. Per poi riprendere in una corsa frenetica appena inizia ottobre. Anche il suono di questa parola fa pensare che questo sia un mese pieno, intenso, carico di molte cose, ben stipate, da riempirlo tutto. Un suono caldo, che rassicura. Caldo come i colori delle foglie, dei prati, dei rami, come le pareti di una casa accogliente.
Da piccola non aspettavo altro che il formarsi di un bel tappeto di foglie in giardino per iniziare i “grandi lavori di costruzione”. Sì, perché eravamo proprio io e i miei fratelli gli esperti architetti di case di foglie. Si iniziava rastrellando il terreno per creare dei piccoli mucchi che disponevamo con cura meticolosa e con l’aiuto di una scopa di saggina in tanti segmenti quante erano le pareti della “casa”, lasciando ovviamente uno spazio aperto per la porta. E non potevi entrare se non da quella apertura, neanche a dirlo.
Ognuno aveva la propria, non troppo grande, tanto spazio non serviva, avevamo tutto quello di cui disporre “fuori” le nostre fragili mura, che andavano regolarmente ribattute: tenendo pulito l’interno, inevitabilmente le foglie spazzate si univano alle prime arrivate, consolidando il confine e rafforzando la struttura. Poi si pensava all’arredamento. Seggiole da campeggio, tavolini fatti di scatole di cartone, piccoli oggetti erano ordinatamente sistemati nei vari comparti della casa, per renderla il più accogliente e personale possibile.
E giocavamo ad abitare il giardino, perlopiù in chiara terra battuta, con poca erba qua e là; l’ideale, insomma, era proprio avere un pavimento che non sarebbe mai stato veramente pulito, un po’ come in tutte le case che si rispettino.
(da Guida agli alberi del mio giardino, di Irene Penazzi)

Ecco alcuni particolari delle mie tavole autunnali, mentre qui potete trovare un'anteprima video della realizzazione di Dans le jardin. Buona visione!















21 settembre 2017

Il mio primo albo illustrato

"Dans le jardin", il mio primo albo illustrato, esce in Francia a febbraio 2018!
Un pezzetto della mia infanzia si trova in questo giardino. Potete scoprirlo sul sito della casa editrice francese Maison Eliza e acquistarlo online. Questo vi permetterà di poter stropicciare la carta del mio primo albo illustrato e di sostenere una nuova realtà editoriale francese che punta alla cura dei particolari, alla sostenibilità e alla qualità. Sono super felice e senza parole.
































13 settembre 2017

Secondo

Ecco finalmente il cd Secondo con i miei disegni! Per saperne di più, trovate altre info su fb .

TRASVERSALE: questo è l’aggettivo che descrive il progetto Secondo.
Contaminato da jazz, (vecchio e nuovo) progressive rock, alcuni spunti del contrappunto classico e l’etno jazz (vero protagonista di tutto).
Etnico perché Secondo Casadei rappresenta il folklore romagnolo dal 1928 in poi.


Grazie a Milko Merloni e a tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione di questo cd.
Presto anche i miei schizzi e qualche altro disegnino.








30 marzo 2017

ingranaggi 2017

Dallo schizzo alla cartolina finale, questo il lavoro per il progetto grafico di Ingranaggi Festival 2017, organizzato da Radio Sonora con l'Unione dei Comuni della Bassa Romagna.